domenica 7 marzo 2010

Enza torna a Parigi con Sciascia

Parigi, Montmartre

" Andavano spesso a Parigi. ... E una delle ragioni del loro amore a Parigi stava nel fatto che vi si poteva ancora camminare, ancora passeggiare, ancora svagatamente andare e fermarsi e guardare. Soltanto a Parigi camminavano tenendosi per mano; soltanto a Parigi il passo assumeva una goduta lentezza. Vi si sentivano insomma sciolti e liberi. Ed era sì un fatto mentale: ma qualcosa c'era negli spazi...
...Era una grande città, ma era anche un insieme di paesi piccoli tra i quali scegliere, ritagliare e vivere quello che meglio ci si addice o quello in cui abbiamo sognato di vivere... Davanti alle botteghe sostavano gatti, agitavano la coda come bandiera. stavano fermi con gli occhi che osservano attenti, come cani da guardia davanti a cesti d'insalata verde e di carote gialle, di cavoli dai riflessi bluastri e di rosati ravanelli. Le terrazze dei caffè fiorivano di tavoli rotondi dalle gambe sottili...
Giravano come gente che non ha da fare e ha tempo di vedere il mondo."

tratto da "Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia" di L. Sciascia

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